Crostini di mozzarella burro e alici

Una ricetta poco raffinata ma veloce e buona. L’ho proposta alla mia amica Francesca come idea per una cenetta veloce. Mia madre ha preparato questa pietanza molte volte, soprattutto nelle sere in cui tornando tardi dal lavoro aveva poco tempo e pochi ingredienti. Personalmente non amo le alici fresche o in pasta, quindi vi proporrò di seguito una seconda veloce alternativa.

Ingredienti:

frusta di pane o pane a fette

Mozzarella

burro

pasta di alici

Tagliate le fette di pane di uno spessore medio, circa 1 cm. Tagliate a fette la mozzarella. Allineate le fettine di pane su una placca da forno alternando ad ognuna una fetta di mozzarella. Mettete la placca in forno a cuocere a c.a. 165°. Intanto in un pentolino fate sciogliere il burro a fiamma bassa  quando iniziano a formarsi delle bollicine aggiungete qualche punta di pasta di alici. Sfornate i crostini distribuiteli nei piatti e versate sopra ogni crostino la salsa di burro e alici. Serviteli e mangiateli appena pronti.

 

In alternativa:

Inumidite con del latte i crostini, allineateli nella placca da forno alternando ad ogni fetta di pane della mozzarella e del prosciutto crudo. Aggiungete un filo di olio ed infornate. Serviteli caldissimi.

Oppure: Potete abbinare al pane stracchino e salsiccia stenderlo su ogni fetta di pane ed infornare il tutto. Buon appetito!!!!!

La frittura

La frittura è un metodo di cottura molto veloce ma non sempre semplice e scontato come può sembrare e sicuramente poco salutare. Il consiglio di questa mattina nasce da una domanda della mia amica Silvia, ossia quella di capire quando l’olio ha raggiunto la temperatura ideale per poter immergere i cibi da cuocere.

Innanzitutto per ottenere una buona frittura  bisogna considerare il punto di fumo del cibo, ossia la temperatura oltre la quale l’olio brucia e diventa tossico sprigionando acroleina, una sostanza cancerogena. Più è alto il punto di fumo maggiore sarà la resa della frittura. Si può friggere con strutto, burro, olio di arachidi, di girasole o olio evo. Solitamente si tende a scegliere l’olio di arachidi poichè avendo un punto di fumo tra i 190° e i 210° ed essendo ricco di grassi monosaturi viene assorbito poco dai cibi. Il burro è più adatto a soffriggere cibi quali carne come ad esempio le scaloppine. Lo strutto, in tempi passati molto utilizzato, trasferisce molto il grasso negli alimenti e a mio parere rende la frittura grassa e pesante. Personalmente utilizzo l’olio di arachidi e in alcuni casi l’olio di oliva. Quest’ultimo non viene mai consigliato per il prezzo e perchè molti ritengono conferisca una maggiore pesantezza alla frittura. Contrariamente per le fritture casalinghe è ideale e avendo molte proprietà apporta maggiori benefici.

Alcune semplici regole:

  • Utilizzate una padella di ferro con bordi alti.
  • Friggete in abbondante olio poichè se ne utilizzerete poco il cibo da cuocere impiegherà più tempo e ne assorbirà molto di più. L’ideale è una quantità pari a 10 volte il peso del cibo (es: 1 Kg di patate 1 litro di olio)
  • Fate scaldare l’olio in padella  a fiamma moderata e alzate la fiamma solo quando vi immergete l’alimento da cuocere. In questo modo il grasso si scalderà e compenserà la perdita di calore causata dagli alimenti in cottura.
  • Per capire quando l’olio ha raggiunto la giusta temperatura circa i 180°, considerando che con gli alimenti si abbasserà (la temperatura ideale di frittura è 160°c.a.) potete fare la prova della pastella o dello stecchino. Immergete dentro nell’olio l’uno o l’altro e se frigola è pronto, in alternativa utilizzate un termometro o ancora una briciola di pane se emerge la temperatura è giusta.
  • Fate cuocere pochi alimenti alla volta. Per un buon risultato il cibo non si deve ammucchiare e deve avere spazio.
  • Se vi disgusta l’odore della frittura il rimedio della nonna dice che  potete far indorare nell’olio uno spicchio di mela o far bollire in un pentolino uguale quantità di olio e aceto, per far assorbire l’odore del fritto.
  • Gli alimenti cotti vanno scolati su carta assorbente ma non devono mai essere coperti o si formerebbe la condensa e si ammollerebbero, l’ideale sarebbe servirli caldi.

Consiglio importante: non salate mai gli alimenti prima di cuocerli. Lavateli ed asciugateli molto bene e immergeteli a temperatura ambiente o freddi. Una chicca? Aggiungete alla vostra pastella qualche cubetto di ghiaccio, questo piccolo dettaglio renderà croccante la vostra frittura!!!!!

Asiago alla piastra su letto di radicchio e miele di castagno

Ingredienti:

  • Formaggio Asiago a fette
  • Radicchio tardivo
  • miele di castagno
  • composta di frutti di bosco

 

Questa ricetta è davvero semplice e deliziosa. Ho avuto il piacere di mangiarla nelle zone da cui proviene il formaggio Asiago. Certamente quando un alimento è “di casa” ha sempre un gusto diverso rispetto a quelli che si trovano in commercio nelle zone in cui non è tipico. Ho avuto davvero piacere nell’assaporarlo e nel gustare l’accostamento proposto dallo chef che l’ha preparato e con la stessa speranza lo propongo quest’oggi.

Innanzitutto lavate e preparate il radicchio tagliandone la radice. Una volta preparate le fette di Asiago facendo attenzione che non siano sottili, accendete la piastra e portatela a temperatura. Cuocete il radicchio sulla piastra e successivamente il formaggio Asiago. Fate dorare bene quest’ultimo di modo che si formi una crosta croccante ai lati della fetta di formaggio e che la parte interna resti morbida. Preparate il piatto adagiando prima il radicchio, sopra il formaggio e cospargete di lato il miele di castagno e la composta di frutti di bosco.

Questo piatto tanto semplice quanto prelibato ha degli accostamenti davvero divini. Il radicchio è per natura una verdura amara  e pertanto si accosta molto bene con il miele che essendo dolce ne  mitiga il sapore. Miele e formaggio sono un connubio tanto conosciuto quanto piacevole. Aggiungere la composta di frutti di bosco è una chicca che ho molto apprezzato e che vi ho riportato perchè ritengo valga la pena provarla.

Kinder pinguì Home made

Vi scrivo la ricetta di oggi dal treno sulla strada verso Vicenza e la dedico a Maria una carissima collega che ieri ha festeggiato il suo compleanno!!!! La Kinder pinguì è una di quelle merendine che non ho mai amato particolarmente, ma negli anni mangiarla ha assunto un gusto diverso! Qualche giorno fà ho trovato una ricetta si internet e ho provato a riprodurla.. Risultato? Ottima!

Ingredienti:

  • 200 gr di farina
  • 200 gr di zucchero
  • 30 gr di cacao amaro
  • 4 uova
  • 1 bicchiere di latte
  • 1 bicchiere di olio di semi di girasole
  • 1 bustina di lievito
  • un pizzico di sale

Farcitura:

  • crema di cioccolata o nutella
  • 300 ml di panna
  • zucchero a velo
  • cioccolata fondente 300 gr c.a.

Montate le uova e lo zucchero e a filo aggiungete l’olio e  il latte in ultimo il cacao e la farina e lievito, precedentemente agglomerati e setacciati, ed un pizzico di sale. Cuocete in forno 20 minuti c.a.. Una volta cotta la base di pan di Spagna al cacao giratela e fatela freddare. Deve essere umido. Montate la panna con tanto q.b. di zucchero a velo e ammorbidite la crema di cioccolata o nutella a bagnomaria. Tagliate almeno tre strati di pan di spagna spalmate in ognuno, la panna, poi la crema di cioccolata e la panna. Mettete in frigo e appena rappreso tagliate il dolce a fette rettangolari. Cospargete ogni rettangoli no di cioccolata da copertura o ganasce. Risultato da leccarsi i baffi. Non ci credete? Provare x credere….

CONSIGLIO: il pan di Spagna deve essere basso poichè se troppo spesso una volta farcito risulterebbe troppo alto.

Baci di mezzanotte

I baci servirebbero a tutte le ore della giornata. Ma quelli di mezzanotte hanno un sapore ineguagliabile. In quelle serate in cui i pensieri volano e ci si ritrova abbracciati ad un caldo piumone in compagnia del nostro libro preferito, col sottofondo di una musica leggera e accompagnati da una luce d’atmosfera… cosa si può desiderare di meglio di un bacio di mezzanotte? Sono certa che la fantasia di ognuno di voi è volata lontana, immaginando un campanello che suona e un quel qualcuno o qualcuna all’uscio pronto per voi. Ecco! Smettete di sognare, perchè a mezzanotte non suona nessuno e l’unico bacio che potrete trovare è quello che vi propongo di seguito:

  • 120 gr di nocciole
  • 120 di farina di mandorle
  • 120 crema gianduia
  • 200 gr di cioccolato fondente da copertura
  • nocciole intere per decorare

Tritate 120 gr di  nocciole, mescolatele con la farina di mandorle e la crema gianduia. Fate delle palline e ponete al centro di ognuna una nocciola. Sciogliete a bagnomaria la cioccolata. Immergete le palline nella cioccolata sciolta mettendole a solidificarsi in una gratella. Una volta fredde potete ricoprirle di carta stagnola e conservarle in frigo o a temperatura ambiente. Attendete la mezzanotte e fatevi stupire dai vostri baci!!!!!!!

Gnocchi speciali

Questa ricetta semplice e gustosa è la soluzione per un pranzetto delicato e veloce. Potete sfruttarla in compagnia di un amica o magari per stupire un commensale a cui tenete particolarmente. Procuratevi:

1 barattolo di pomodori a pezzetti, foglie di basilico fresco, mozzarella o scamorza, scalogno, olio e sale, gnocchi( preferibilmente fatti da voi).

Fate un soffritto di olio e cipolla aggiungete la passata e fate cuocere. Tagliate la mozzarella e fatela scolare. Mettete a cuocere gli gnocchi. Scolateli e metteteli in una terrina da forno, mescolateli con il sughetto ottenuto aggiungete la mozzarella o in alternativa scamorza e mettete in forno 10 minuti. Una volta sciolta la mozzarella sfornate il vostro piatto e  decoratelo con le foglie di  basilico fresco.

ALTERNATIVA: Fate rosolare la cipolla sostituite la passata con i pomodori pachino, aggiungete il sale. Fate soffriggere il tutto. Scolati gli gnocchi metteteli in padella con la mozzarella tagliata a cubetti e fatta scolare in precedenza (per evitare che possa tirare fuori l’acqua). Saltate pochi istanti e servite il piatto caldo.

Gnocchi di patate

Ci sono piatti che si cucinano con un affetto particolare. Personalmente se preparo gli gnocchi lo faccio solo per persone speciali e per coincidenza le persone a cui li ho preparati ritenevano questo piatto, uno, tra i loro preferiti.  Senza aggiungere altro, procedo invece con la preparazione di questo piatto di tipica tradizione italiana.  Apparentemente può sembrare facile preparare un piatto di gnocchi al ragù, ma questa pietanza nasconde invece molte insidie.

Ingredienti per 4-5 persone:

  • 1 Kg di patate (preferibilmente farinose)
  • 300 gr di farina
  • 1 uovo
  • sale q.b.

Per prima cosa bisogna lessare le patate con tutta la buccia , in acqua salata e a fuoco moderato per evitare che le patate assorbano acqua. Una volta pronte, passatele nello schiacciapatate ancora calde e fatele adagiare su una tavola di marmo infarinata. Aggiungete la farina, l’uovo e un pizzico di sale e formate una palla. L’impasto degli gnocchi non ama essere lavorato lungamente e se lo sentite molliccio aggiungete un poco di farina, ma senza esagerare o risulterebbero duri. Formata la palla di pasta, preparate delle striscette o filoncini dello spessore di un mignolo e tagliate gli gnocchi. Una volta tagliati potete passarli sulla forchetta aiutandovi con il pollice per dargli la forma tipica. Lasciateli riposare almeno una ventina di minuti per raffermarli, distesi su una spianatoia infarinata  e distanziandoli per evitare che si attacchino. Cuoceteli in una pentola capiente con acqua salata portata a bollore. Si può capire quando sono pronti perchè galleggiano. Per  scolarli utilizzate un mestolo largo e  forato. Mia nonna preparava un grande recipiente in coccio, dove sul fondo  metteva uno strato di sugo, sopra vi adagiava gli gnocchi e sopra ancora del sugo il parmigiano e il pecorino.

Una chicca:  Non utilizzate troppa farina e soprattutto quando mettete a cuocere gli gnocchi nell’acqua bollente abbiate l’accortezza di non far cadere la farina o si il risultato sarebbe che gli gnocchi si appiccicherebbero l’uno all’atro.

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Benedizione Celtica

Possa la strada venirti incontro

possa il vento sospingerti dolcemente,

possa il mare lambire la tua terra,

e il cielo coprirti di benedizioni.

Possa il sole illuminare il tuo volto

e la pioggia scendere lieve sul tuo tempo,

possa Iddio tenerti sul palmo della sua mano,

fino al nostro prossimo incontro!!!! 

Inizio la settimana con questa BENEDIZIONE CELTICA per me molto cara. Poesia dedicata ai viaggiatori.Le tradizioni celtiche sono molto antiche con miti e leggende affascinanti e particolari. Il 17 marzo in Irlanda si festeggia San Patrizio che è il Santo del Cristianesimo celtico. Durante i festeggiamenti, passeggiando per le strade di Dublino ogni negozio abitazione e persino pasticceria è decorata di verde. Si assaporano dolci e pietanze a base di birra o biscottini a forma di trifoglio ricoperti di glassa verde, la forma del Trifoglio nasce dall’antica leggenda secondo cui San Patrizio avrebbe spiegato agli irlandesi il concetto di Trinità, prendendo come esempio le tre foglie sorrette da un unico stelo. Poichè il viaggio più bello, ma non sempre facile, è quello che si percorre con la vita, dedico a tutto voi questa Benedizione e vi propongo un piatto tipico delle magiche terre celtiche.

Zuppa di orzo e cicerchie

  • 40 gr di burro;
  • cipolla;
  • 1 spicchio di aglio;
  • 200 gr di funghi secchi fatti rinvenire in acqua;
  • 300 gr orzo;
  • 250 gr di cicerchie;
  • brodo di verdure o carne
  • sale
  • pepe
  • olio

Mettete a bagno almeno 12 ore l’orzo e la cicerchia.Fate soffriggere con l’olio il burro, la cipolla e l’aglio. Aggiungete i funghi e ultimate il soffritto. Ora mettete anche l’orzo e la cicerchia.  Infine aggiungete il brodo poco alla volta e fate cuocere 60 minuti c.a.. Se utilizzate la pentola a pressione aggiunto il brodo chiudetela e mettetela a cuocere una mezz’ora. Una chicca: potete servire la zuppa con qualche fetta di pane bruscato, un filo d’olio a crudo e un rametto di salvia e rosmarino!

Fettuccine veloci

Mettiamo il caso che abbiate provato a fare la pasta fatta in casa. Mettiamo ancora il caso che avete ottenuto delle ottime fettuccine. Ma mettiamo ancora un altra volta il caso che vi sia rimasto troppo poco tempo per cucinare un buon ragù. Non demoralizzatevi!!!!

Ingredienti per due persone:

  • 2 zucchine
  • 8 pomodori pachino
  • pinoli
  • olio
  • sale
  • parmigiano

 

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Tagliate i pomodorini a    tocchetti. Fateli soffriggere in  padella con un filo d’olio extra  vergine d’oliva e un pizzico di  sale. Aggiungete le zucchine, che  avrete già fatto a striscioline con  la mandolina. Fate cuocere, a  cottura quasi ultimata aggiungete i pinoli. Fate insaporire. Intanto portate a bollore una pentola d’acqua salata per cuocere la pasta. Scolate la pasta, ricordandovi che la pasta fatta in casa si cuoce in poco tempo. Togliete la padella dal fuoco e fate girate la pasta dentro la padella stessa con del parmigiano, facendo in modo che quest’ultimo di amalgami e si sciolga col calore della padella. Impiattate e servite. Risultato garantito!!!!!

Pasta fatta in casa

La pasta fatta in casa è una tradizione. Mia nonna preparava la lasagna la domenica mattina e lasciava i lenzuoli di pasta a riposare poggiati su di una tovaglia nei braccioli delle sedie. Mi piaceva molto guardarla e sentire l’odore delle uova e la farina che si mescolavano. Mentre lei preparava la sua lasagna io creavo la mia con dei residui di pasta con cui mi faceva giocare. Sinceramente più che indicare delle dosi precise, per fare la lasagna mi sono sempre regolata ad occhio a seconda della quantità delle uova.

La ricetta della pasta fatta in casa varia da regione a regione ma nasce in Emilia Romagna. La classica prevede che per ogni uovo servano 100 gr di farina un filo di olio per elasticizzare l’impasto e un pizzico di sale.

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Fate una fontana di farina con al centro uova, sale  e olio. I impastate per una decina di minuti e create  una palla morbida, lasciatela riposare una  mezz’ora. Stendete la sfoglia con il mattarello e  ricavatene la pasta che desiderate, fettuccine,  quadrucci, ravioli e quant’altro.

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La “patata bollente”

Il rimedio della nonna per curare le scottature.  La patata oltre a prestarsi alla realizzazione di molteplici e gustose ricette è anche un ottimo rimedio contro le scottature ed eritemi. Diversi anni fà dopo una domenica al mare il mio naso aveva assunto l’aspetto di quello del fiabesco personaggio Mastrociliegia. Oltre al colore rosso- violaceo dato dal troppo sole e la poca crema protettiva, il fastidio che ne conseguiva era insopportabile. Mia nonna con molta prontezza e poca fiducia da parte mia dopo aver frullato una patata con un filo d’acqua, ha poi posizionato l’impacco ottenuto in un telo di lino poggiandolo sul mio naso. Vi garantisco che ne ho ricavato un ottimo beneficio sia per il sollievo che per il rossore. Facendo delle ricerche ho poi saputo che la patata contiene la solanina, che in termini scientifici   è un alcaloide gligosidico, ossia una sostanza che di base contiene carboidrati. La solanina ha la capacità di  non far formare  bolle a seguito di una scottatura e di evitare quindi che dopo di esse la pelle possa spellarsi come spesso avviene d’estate dopo una prolungata esposizione al sole. Utilizzate la patata a fette sottili  se urtate un fornello o una pentola calda, oppure grattuggiatela e lasciatela una mezz’ora sopra la  zona del corpo colpita dal sole o ancora  utilizzate l’impacco sopra descritto e ne ricaverete ottimi risultati.

Viva la nonna quindi  che anche se di scienza non se ne intende ha un rimedio per ogni occasione!!!!!

Stufato di radicchio alla “marescialla”

Oggi per voi un secondo originale suggeritomi dalla mia carissima collega Manuela (affettivamente soprannominata marescialla). Quindi ecco a voi lo stufato di radicchio alla marescialla!!!!

Ingredienti:

  • Radicchio trevigiano ( a foglie lunghe)
  • Mozzarella
  • Prosciutto crudo o speck
  • olio,sale,pepe.

Per prima cosa mondate il radicchio togliendo la parte bianca. Sciacquatelo e mettetelo in una pirofila con olio, sale e pepe mettetelo poi a cuocere in forno a 180°C fino a che non sarà cotto. Quando il radicchio si sarà appassito assumendo l’aspetto di una verdura lessa, tiratelo fuori dal forno tagliate a fette la mozzarella e adagiatela sopra al radicchio con lo speck o prosciutto. Lasciatelo cuocere avendo cura di far sciogliere il formaggio. Servitelo caldo. Buon appettito.

Coppette di yogurt con kiwi e amaretti

In questa giornata uggiosa vi propongo un dessert alternativo per tutti coloro che amano mantenersi in forma e non rinunciare a qualche peccato di gola! Ho realizzato questo dolce con il mio bimby famoso robot di cucina. Il bimby è secondo il mio parere un ottimo amico in cucina sia per chi ama cucinare e per chi invece deve imparare. Certamente nella realizzazione di questo dessert non sfrutta le sue svariate potenzialità. Ma tranquilli, se non lo possedete potete sostituirlo con un robot da cucina! Ecco a voi la ricetta!!!!

Ingredienti per due persone:

250 gr yogurt naturale

3 cucchiai miele acacia

vaniglia in stecca o essenza

2 kiwi

5 biscotti tipo amaretti

6 noci

Versate nel robot lo yogurt con il miele e la vaniglia e fate mantecare per qualche minuto (bimby  10 sec. vel 3/4). Intanto sbriciolate gli amaretti con le noci e tagliate i kiwi a rondelle. Frullate a pezzi grossi le noci e componete la coppetta in quest’ordine, poggiando prima i kiwi sul fondo della coppetta sopra cospargete  lo yogurt, poi gli amaretti e ancora un altro strato di yogurt e infine decorate con granella di  noci! Lasciate in frigo e servite!

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Pancake alla Nutella

 Una chicca per quelle mattine in cui c’è bisogno di tanta cioccolata e coccole!!!!  Vi propongo i Pancake, delle frittelle di forma simile alle crepes, ma più spesse. Una colazione tipica dell’ America settentrionale, fatta con zucchero, farina, uova, burro e latticello. Avevo assaporato questo piatto in California in casa di amici, servito con frutta fresca e sciroppo d’acero. La scorsa mattinata insieme alla mia amica Laura ci siamo concesse questa colazione alternativa, ad essere sincera  il merito lo devo attribuire tutto alla mia amica che merita tutti i complimenti per la sfiziosa idea e per la lunga camminata che abbiamo intrapreso a seguire!

Mangiare i pancake in America ha il suo fascino ma mangiarli in compagnia di un’ amica ha tutto un altro gusto!Brava Laura!!!!

(La ricetta indicata è stata presa da un ricettario online.)

  • 130 gr di farina 00
  • 200 ml di latte intero
  • 30 gr di burro fuso
  • 2 uova
  • 15 gr di zucchero
  • 6 gr di lievito
  • 3 cucchiai di nutella
  • 1 pizzico di sale
Separate gli albumi dai tuorli d’uovo. 

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Montate gli albumi e metteteli da parte. In un recipiente mescolate i tuorli, 25 gr di burro fuso, la nutella, e il latte.
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Amalgamate farina e lievito e aggiungeteli al composto setacciandoli Montate il tutto con le fruste.
image   Unite al composto gli albumi e lo zucchero, amalgamando con una spatola dal basso verso l’alto per non smontarli.  Scaldate la padella ungendola con il burro lasciato da parte e  mettete un mestolo di composto e facendolo espandere. Fate dorare il pancake da entrambi i lati. Poggiatelo in un piatto e disponete i pancake l’uno sopra l’altro. Servitelo con frutta fresca, o sciroppo d’acero, in alternativa nutella, cioccolata o panna.

Una chicca:  accompagnateli con i kiwi, sono una delizia!!!!