Risotto pere e champagne

Questo è il periodo ideale per mangiare o creare piatti con le pere. Anche se può sembrarvi un accostamento inusuale lasciatevi tentare dal provare a realizzare questo risotto. Pochi semplici passi per realizzare un primo diverso. L’ho cucinato diverse volte e se non volete utilizzare lo champagne prendete un prosecco a vostro gusto. E’ una ricetta che non ho ideato personalmente ma mi è stata suggerita. Personalmente curo molto la fase della tostatura del riso. Se preferite potete sostituire al burro l’olio anche se con il burro il risultato è ottimo.

Ingredienti per 4 persone:

  • 350  gr di riso
  • 1 scalogno
  • 3 pere abate
  • 2 bicchieri di champagne o prosecco
  • parmigiano
  • brodo vegetale
  • sale
  • pepe nero
  • burro q.b.

Fate soffriggere lo scalogno in una noce di burro. Aggiungete le pere tagliate a tocchetti, salate e aggiungete un pizzico di pepe, quando restringe aggiungete il riso e una parte di champagne. Fate tostare il riso. Aggiungete poi il brodo e poi lo champagne fate cuocere e mantecare. A fine cottura mantecando aggiungete il parmigiano e una noce di burro. Servite.

Ciambelle all’anice

Con l’arrivo dell’autunno la Tuscia si colora di feste e Sagre tipiche dei piccoli borghi medioevali della nostra provincia. In particolare la sagra della castagna, che si svolge in diversi paesi della provincia Viterbese, e dove oltre a degustare caldarroste e vino, si ha la possibilità di mangiare all’interno delle cantine. I menù previsti per i pranzi e le cene in cantina sono  tipici del luogo in cui si è ospitati. Vale la pena menzionare il fieno canepinese, oppure le fricciolose piatto tipico di Vallerano. Tra i vari dolcetti che si possono degustare troviamo le ciambelline all’anice. Questa ricetta mi è stata donata da una nonna. Vi proporrò molte altre ricette originarie della Tuscia tra le quali quelle sopra citate … ma intanto iniziamo da questa ….

Ingredienti:

  • 300 gr. di zucchero
  • semi di anice q.b.
  • 300 gr. di farina
  • 2 chiare d’uovo
  • sambuca q.b.

Fare una fontana con la farina e unire le chiare dell’uovo montate a neve. Aggiungete lo zucchero, e un cucchiaio circa di semi di anice, un bicchierino di sambuca e formate l’impasto. Tagliate la pasta e create dei serpentoni tagliateli di una lunghezza di circa 7 cm ed uniteli ai lembi per creare delle ciambelline. Mettete le ciambelle in una teglia ben unta ed infornate a 180 circa per circa 30-35 minuti.

 

Una chicca: ho riportato la ricetta delle ciambelline all’anice perchè è molto diffusa nella zona viterbese. Sono biscotti diffusi e proposti in molteplici feste patronali come  S. Anselmo a Bomazo, Biscotti dei SS. Martini a Tuscania, a Soriano ed Acquapendente i Biscotti di S. Antonio, a Bagnaia i Biscotti o le Ciambelle di S. Rocco, o le Tisichelle di Vallerano. Il dettaglio più curioso è che  mentre nella ricetta sopra indicata  le ciambelline vengono cotte una sola volta in forno, in molte altre ricette è prevista una doppia cottura, vengono prima lessati in acqua calda e poi al forno, e quindi chiamati bis-cotti, mentre le altre assumo il nome di  “ciambelle”. In alcuni dei paesi sopra elencati la ciambella è grande quanto un ciambellone mentre la ricetta sopra indicata parla di piccoli biscottini simili alle cimabelline al vino. Sotto vi indico la ricetta delle “ciambella” di Bagnaia, diversa ma molto buona e golosa ….

Ingredienti:

– 500 gr. di farina 0
– 150 gr. di zucchero
– 4 uova medie
– 1 tuorlo (con cui si spennella la superficie)
– 30 gr. di semi di anice
– 40 gr. di burro o strutto o olio di oliva
– 25 gr. di lievito di birra (oppure una bustina di lievito )
– latte appena tiepido quanto basta a
– poca scorza di limone non trattato grattugiata

Impastare tutti gli ingredienti e lasciare a riposo fino a raddoppio del volume. Una volta pronta create una ciambella e ponetela su una teglia con carta da forno spennellata con il tuorlo sbattuto. Ora fatela lievitare fino a che non si gonfi.

Infornare a 180° per circa 45 minuti o comunque fino a che la  superficie non si presenterà decisamente bruna.

Biscottini salati al roquefort o gorgonzola

Ho realizzato questa ricetta con le indicazioni date dal  programma Giallo Zafferano. I biscottini salati sono davvero squisiti e sono ottimi per essere preparati come antipasto o in alternativa come spezzafame. Nella ricetta indicata da Sonia Peronaci  viene utilizzato  il formaggio  Roquefort, un formaggio di pecora molto simile al nostro gorgonzola, con la differenza che il primo è un formaggio erborinato a base di latte di pecora con un sapore molto deciso, mentre la nostra gorgonzola è un formaggio erborinato a base di latte di vacca. Personalmente ho provato a realizzare i biscotti con entrambi i formaggi.  Ho avuto un buon risultato per entrambe le versioni … ora decidete voi …

 

  • 130 gr di farina
  • 50 gr. di parmigiano grattuggiato
  • 80 gr di formaggio roquefort
  • 1 cucchiaio di lievito per torte salate
  • 110 gr di burro
  • 50 gr di noci
  • semi di sesamo 
  • 2-3 rametti di timo
  • 30 ml di panna liquida
  • sale

Tagliate il formaggio a tocchetti e mescolatelo al parmigiano. Preparate l’impasto con: la farina, il burro a temperatura ambiente, un pizzico di sale, pepe e lievito una volta ottenuta una pasta omogenea e liscia aggiungete il formaggio. Ora dividete in due parti uguali l’impasto. In uno mescolate il timo precedentemente tagliato. Stendete leggermente i panetti di pasta ottenuti ed avvolgeteli in carta trasparente, lasciando riposare almeno mezz’ora in frigorifero.

Ora stendete la pasta con uno spessore di circa 1 cm, e create i biscottini con l’aiuto di una formina circolare da biscotti. Con un pennello apposito, spennellate i bordi dell’impasto in cui avete aggiunto il timo e passateli nei semi di sesamo. Invece al secondo impasto spennellate di panna il dorso e  adagiatevi una noce o in alternativa le noci ridotte in granella. Cuocete in forno per 20/25 minuti a 180 gradi.

 

Una chicca: ho preparato il doppio dell’impasto e ho conservato i biscottini in freezer. Li ho preparati senza spennellarli di panna poggiati su carta da forno e messi a congelare su di un vassoio. Una volta indurito,  posti dentro una busta per alimenti , in modo che  non si attaccassero l’uno con l’altro. Si scongeleranno in poco tempo e saranno sempre pronti per ogni improvvisata o occasione ….

Consiglio della nonna: I fagioli

Mi capita di frequente di trovarmi in dispensa buste di fagioli senza data di scadenza. Un segreto della nonna è quello di prendere un bacinella piena di acqua ed immergerci i fagioli. Se i legumi in questione dovesse galleggiare non sono più buoni per essere cucinati e mangiati. Un piccolissimo trucchetto di grande utilità!

Se invece i legumi vi provocano fastidiosi disturbi fisici piuttosto che rinunciare all’apporto benefico di questo alimento provate a seguire questo iter. Metteteli a bagno un giorno prima con un rametto di rosmarino o altre erbe aromatiche o semi carminativi: salvia, alloro, aneto, menta, origano, curcuma, erba cipollina, cumino, coriandolo, cardamomo o semi di finocchio fresco. Cambiate l’acqua dove li avete immersi ogni 2 ore massimo 3. Il giorno successivo, preparateli come prevede la ricetta.  Utilizzate spezie o verdure quali sedano e carote anche per la cottura poichè migliorano la digeribilità e contribuiscono a ridurre i fastidi intestinali. Inoltre durante la cottura eliminate la schiuma che si crea, altro piccolo accorgimento per ridurre fastidi.

Cupolino di riso venere e polpo

Il Riso Venere è una qualità di riso davvero particolare. Si tratta di un riso asiatico, in tempi remoti era considerato un piatto di pregio, difatti veniva servito sulla tavola dell’ Imperatore o della corte, non a caso è spesso definito “l’oro nero della Cina”. Lo  svantaggio è nei tempi di cottura che sono piuttosto lunghi. Come alimento ha delle proprietà benefiche molto vantaggiose una grande quantità di  selenio, ferro e manganese, tanto da essere utilizzato gestanti o persone con problemi di salute, è privo di glutine  ed ha un’alta digeribilità. In Italia viene coltivato nelle zone di Novara e Vercelli. Si presta a molte ricette, e si abbina bene con la zucca e i gamberi.

Ingredienti:

  • 350 gr di riso
  • 150 gr di polpo
  • scalogno
  • sedano, cipolla, carota
  • brodo vegetale
  • 4 zucchine
  • pinoli (a scelta)
  • Guanciale (a scelta)
  • menta (a scelta)

 

Portare ad  ebollizione il polpo insieme agli odori, carota, sedano.cipolla, cuocendolo almeno un ora. Una volta pronto lasciarlo riposare nell’acqua di cottura fino al suo raffredamento.

Cuocere il riso nel brodo preparato precedentemente, considerate almeno 30 minuti di tempo. Intanto fate saltare in padella le zucchine con olio, sale. Dorate il guanciale senza olio.  In una padella  fate dorare lo scalogno con un filo di olio e  aggiungete il polpo tagliato a pezzi, se piace, aggiungete  un pò di menta per dare sapore, salate a proprio gusto, ed in ultimo aggiungete le zucchine e il gianciale. Lasciate da parte una piccola quantità del composto per decorare. Una volta terminata la cottura scolate il riso e fatelo saltare in padella con gli altri ingredienti, facendolo insaporire. Infine coppate il riso e aggiungete un pò del condimento a decorazione con una fogliolina di menta e qualche pinolo tostato.

 

Risultato garantito!!!!!!!

 

Polpettine di zucchine

Ingredienti:

 

  • 400 gr di zucchine
  • 200 gr prosciutto cotto o mortadella
  • parmigiano q.b.
  • basilico fresco
  • 1 uovo
  • pan grattato q.b.
  • sale
  • pepe
  • olio

 

Tagliate le zucchine a tocchetti e frullatele nel mixer con il pecorino, parmigiano, basilico e la mortadella o prosciutto cotto. Aggiungete al composto l’uovo e il pan grattato, tanto quanto per rendere il composto omogeneo e consistente. Fate delle polpettine  e passatele nel pan grattato. Friggetele in olio bollente e servite calde.

Crostini di melanzane light

Per realizzare questa ricetta dovete utilizzare delle melanzane tenere. E’ una piccola idea che può salvarvi da occasioni in cui il tempo e l’immaginazione scarseggia e soprattutto può essere un alternativa da sfruttare se si ha bisogno di mantenersi in forma.

 

Ingredienti:

 

  • 3 melanzane tenere
  • olio q.b.
  • sale q.b.
  • origano q.b.
  • aceto q.b.
  • scamorza o mozzarella (a scelta)
  • Pane a fette

 

Tagliate le melanzane a tocchetti  e lessatele in una pentola con abbondante acqua salata per almeno 20 minuti. Una volta pronte lasciatele scolare. Aggiungete olio, sale, pepe e un goccio di aceto mescolate il tutto e poggiatele sul pane bruscato. In alternativa potete condire le melanzane con olio, sale, pepe, preparare dei crostini con il pane fresco poggiando una fetta di scamorza o di mozzarella, infornare il tutto e servire.

 

Amaranto con zucchine e curry

Molti di voi identificano l’Amaranto  come un colore. In realtà il colore prende il nome da una pianta che nelle sue bellissime spighe rosso porpora produce dei  grani ottimi da mangiare.  E’ una pianta antichissima, un falso cereale, di origine Atzeca-colombiana. Ha una storia affascinante e curiosa in quanto è considerata la pianta dell’amicizia e nella cultura Atzeca era simbolo di venerazione. Presenta delle ottime qualità nutritive ed è ideale per i soggetti celiaci, rientra nella categoria delle Amarantacee ed è ricco di ferro, proteine e fibre. E’ un ottimo sostituto dei cereli e si presta benissimo a zuppe, minestre o come piatto freddo. 

INGREDIENTI:

  • 200 gr di amaranto
  • 300 gr di zucchine
  • curry
  • rosmarino fresco
  • brodo vegetale
  • scalogno, olio, sale

Sciacquare l’amaranto con acqua fredda. Preparare un soffritto di scalogno e aggiungere le zucchine. Fate saltare le verdure in padella aggiungendo sale a gusto un cucchiaino di curry e infine l’amaranto scolato. Prendete il brodo vegetale. preparato in precedenza e coprite il tutto almeno due volte e mezzo l’altezza del composto. Fate cuocere almeno 30 minuti a fiamma bassa. A metà cottura aggiungete il rosmarino fresco e proseguite la cottura. Una volta mantecato aggiungete un filo di olio e servite.

La cera

Oggi vi indico un consiglio della nonna veramente utile ed essenziale nelle occasioni più impensate. Immagino sia capitato a chiunque di far scivolare o di urtare contro una candela e di macchiarsi di cera su abiti e cappotti. Cercare di eliminare la cera da un capo con coltelli o oggetti appuntiti non farebbe che peggiorare la situazione. Esiste un trucchetto ideale. Prendete un pezzo di stoffa di lino o cotone e poggiatelo sopra il capo dove è colata la cera, ora passate sopra alla stoffa il ferro da stiro portato a temperatura. La cera si attaccherà al pezzo di stoffa staccandosi completamente dal capo e salvando il vostro vestito. Un piccolo consiglio della nonna da conservare e mantenere presente ….

Pasta alla Norma

Dopo una lunga pausa estiva vi propongo un delizioso primo della cucina italiana, la pasta alla Norma. Le origini di questo primo piatto provengono da Catania e risalgono alla fine del 1800. Il nome è da attribuirsi  al commediografo Nino Martoglio che dopo averla assaporata pare abbia esclamato “E’ una Norma” paragonandola all’omonima opera di Vincenzo Bellini.

Esistono moltissime varianti di questa ricetta, ma l’originale prevede pochi ingredienti e un procedimento piuttosto facile e veloce. Essenziale la scelta della pasta, poichè per quanto spaghetti o penne si possano prestare bene a questo tipo di salsa, l’ideale è la pasta indicata nella ricetta originale, ossia i maccheroni rigati. Non dimenticate il basilico fresco, altro piccolo dettaglio essenziale per la riuscita di questa portata …..

Ingredienti per 4 persone:

  • 450 gr di pasta maccheroni o penne rigate
  •  2 melanzane
  • 500 gr di pomodori
  • spicchio di aglio
  • olio
  • basilico fresco
  • ricotta salata circa gr. 200

Innanzitutto tagliare le melanzane a fette, riporle  in un recipiente e farle spurgare cospargendole con una manciata di sale e poggiandovi sopra un peso. Lasciatele per circa un’ora.

Fate bollire i pomodori per circa 4 minuti. Intanto dorate uno spicchio di aglio con l’olio e aggiungete i pomodori privati di pelle facendo cuocere il tutto a fuoco lento almeno mezz’ora. Se la salsa si infittisce aggiungete un pò di passata di pomodoro. Una volta pronte tagliate una parte delle melanzane a tocchetti e lasciate le altre a fette. Sciacquatele dal sale e friggetele in olio evo, asciugatele dall’olio e ponetele in un contenitore. Preparate un fondo di basilico con un pò di salsa di pomodoro. Una volta cotta la pasta e scolata passatela nel fondo che avete preparato aggiungete le melanzane a tocchetti e altra salsa, fatela saltare, poggiate le melanzane a fette come decorazione e grattugiatevi la ricotta salata.

 

Una chicca: vi indico una piccola aggiunta che mi è stata consigliata  che consiste nell’amalgamare le melanzane con la salsa e in ultimo aggiungere una manciata di pinoli tostati.

 

Mozzarella al sapore di mare

Oggi vi propongo un idea alternativa al classico antipasto che siamo abituati a proporre.  E’ una ricetta del mio collega Giorgio e vi propongo di provarla, sia per il gusto che per la praticità di realizzazione.

INGREDIENTI per 4 persone:

 

  • 2 mozzarelle  fresche grandi
  • 400 gr di gamberetti
  • olio
  • sale
  • 1 limone

Una volta puliti i gamberetti lessateli per pochi minuti e lasciateli freddare. Tagliate la mozzarella a fette e poggiatela sul vassoio da portata. Preparate un composto con succo di limone, sale ed olio. poggiate i gamberetti sulla mozzarella e cospargete il tutto con la salsa che avete creato. Lasciate a macerare e servite.

 

Una chicca:Aggiungete un pò di pepe nero alla salsa e se preferite per insaporire i gamberetti conditeli a parte e poi poggiateli sulla mozzarella … non dubitate di questa ricetta vi garantisco che delizierà i vostri palati ….