Ciambelle all’anice

Con l’arrivo dell’autunno la Tuscia si colora di feste e Sagre tipiche dei piccoli borghi medioevali della nostra provincia. In particolare la sagra della castagna, che si svolge in diversi paesi della provincia Viterbese, e dove oltre a degustare caldarroste e vino, si ha la possibilità di mangiare all’interno delle cantine. I menù previsti per i pranzi e le cene in cantina sono  tipici del luogo in cui si è ospitati. Vale la pena menzionare il fieno canepinese, oppure le fricciolose piatto tipico di Vallerano. Tra i vari dolcetti che si possono degustare troviamo le ciambelline all’anice. Questa ricetta mi è stata donata da una nonna. Vi proporrò molte altre ricette originarie della Tuscia tra le quali quelle sopra citate … ma intanto iniziamo da questa ….

Ingredienti:

  • 300 gr. di zucchero
  • semi di anice q.b.
  • 300 gr. di farina
  • 2 chiare d’uovo
  • sambuca q.b.

Fare una fontana con la farina e unire le chiare dell’uovo montate a neve. Aggiungete lo zucchero, e un cucchiaio circa di semi di anice, un bicchierino di sambuca e formate l’impasto. Tagliate la pasta e create dei serpentoni tagliateli di una lunghezza di circa 7 cm ed uniteli ai lembi per creare delle ciambelline. Mettete le ciambelle in una teglia ben unta ed infornate a 180 circa per circa 30-35 minuti.

 

Una chicca: ho riportato la ricetta delle ciambelline all’anice perchè è molto diffusa nella zona viterbese. Sono biscotti diffusi e proposti in molteplici feste patronali come  S. Anselmo a Bomazo, Biscotti dei SS. Martini a Tuscania, a Soriano ed Acquapendente i Biscotti di S. Antonio, a Bagnaia i Biscotti o le Ciambelle di S. Rocco, o le Tisichelle di Vallerano. Il dettaglio più curioso è che  mentre nella ricetta sopra indicata  le ciambelline vengono cotte una sola volta in forno, in molte altre ricette è prevista una doppia cottura, vengono prima lessati in acqua calda e poi al forno, e quindi chiamati bis-cotti, mentre le altre assumo il nome di  “ciambelle”. In alcuni dei paesi sopra elencati la ciambella è grande quanto un ciambellone mentre la ricetta sopra indicata parla di piccoli biscottini simili alle cimabelline al vino. Sotto vi indico la ricetta delle “ciambella” di Bagnaia, diversa ma molto buona e golosa ….

Ingredienti:

– 500 gr. di farina 0
– 150 gr. di zucchero
– 4 uova medie
– 1 tuorlo (con cui si spennella la superficie)
– 30 gr. di semi di anice
– 40 gr. di burro o strutto o olio di oliva
– 25 gr. di lievito di birra (oppure una bustina di lievito )
– latte appena tiepido quanto basta a
– poca scorza di limone non trattato grattugiata

Impastare tutti gli ingredienti e lasciare a riposo fino a raddoppio del volume. Una volta pronta create una ciambella e ponetela su una teglia con carta da forno spennellata con il tuorlo sbattuto. Ora fatela lievitare fino a che non si gonfi.

Infornare a 180° per circa 45 minuti o comunque fino a che la  superficie non si presenterà decisamente bruna.

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