La Seadas – Sebadas

Questo è uno dei dolci tipici della Sardegna. Una delle molteplici cose che si possono assaporare nella nostra splendida isola. Non penso sia semplice riprodurle nelle stesso modo in cui possiamo assaporarle in Sardegna, ma vi posto la ricetta che trovato cercando nei libri delle ricette della tradizione. La foto che vedete è il risultato di una seadas comperata in Sardegna che mi sono impegnata a friggere e cospargere di miele di corbezzolo. Lascio a voi immaginare il sapore… intanto provate a farle!!!!!

INGREDIENTI:

SEMOLA DI GRANO DURO 250 gr pasta violada

STRUTTO 50 gr

100 ml ACQUA

un pizzico di SALE

Formaggio pecorino sardo leggermente acido ( o più spesso vaccino) per il ripieno

scorza di un limone

Olio per friggere

Miele di corbezzolo

Impastare la semola e lo strutto con l’acqua leggermente salata e formate un impasto omogeneo. Una volta pronto farlo riposare in un luogo coperto almeno un ora.

Grattugiate il formaggio in un pentolino e farlo sciogliere fino a farlo diventare una crema e lasciarlo insaporire aggiungendo la scorza del limone. Ora con le mani bagnate formare delle piccole palline di mezzo centimetro e metterle da parte su un panno umido lasciandolo asciugare.

Stendete la pasta formando dei dischi di circa 10 cm, mettete al centro il formaggio bagnate con l’album e i bordi e mettete sopra l’altro pezzo di pasta. Friggere le seadas in abbondante olio e cospargete di miele. O in alternativa di zucchero a velo se proprio non piace.

Una chicca:

Il dolce, chiamato in diversi modi : seada, sebada, seatta, sevada, sabada, casgiulata, ha un nome che pare derivi dalla parola latina sebum, ed è così chiamata per il suo aspetto untuoso, o anche perché in sardo si chiama seu il grasso animale.

E’ un dolce diffuso in tutto il territorio della Sardegna e soprattutto dove prevale l’economia pastorale. Nell’isola, oggi, che si traduce la lingua locale in italiano, ha perso il singolare e ogni ristorante, pur servendo un dolce individuale, scrive sul menù al plurale: “seadas – sebadas”.

Veniva preparato nel periodo di Pasqua, e principalmente con formaggio fresco di pecora inacidito, e in alcune zone anche con formaggio vaccino.

Lascia un commento