Muffin al cioccolato

  • 100gr farina
  • 30gr burro
  • Una bustina di lievito
  • 75 gr di zucchero
  • 1 uovo
  • 50 gr cioccolato fondente
  • 30 gr di cacao
  • 100 ml di latte

Mascellare tutti gli ingredienti secchi in una terrina mentre a parte mescolate quelli umidi, amalgamate i due composti e inseriteli nei piroettino adatti .. infornate a 180 gradi 15/20 minuti.

La ricetta che ho riportato è quella di giallo zafferano. Ho provato a riprodurla molte volte e ogni volta ho avuto ottimi risultati. Adoro i muffin al cioccolato … E questa ricetta è per la mia amica Laura che ne sforna di divini e con cui le colazioni danno un piacevole e profumato buongiorno … Non ho la sua ricetta ma cercherò di farmela insegnare …

Frittelle di riso

Le frittelle di riso sono tipiche della festa del papà. Esistono molte versioni a seconda della zona e della tradizione. La ricetta che ho realizzato è diffusa nella zona della Tuscia. Le frittelle di riso o anche dette di San Giuseppe, riempiono palati e vetrine per il periodo della festa del papà. Mia nonna era solita farle per il 19 marzo di ogni anno riempendo con l’odore di cannella e zucchero tutta la casa ….

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Ingredienti:

  • 600 ml di latte fresco
  • 230 grammi di riso
  • 1 stecca di vaniglia
  • cannella
  • 1 cubetto di lievito di birra (c.a. 30gr)
  • 40 gr di farina
  • 140 gr di uvetta
  • rum
  • 2 uova
  • pinoli
  • 20 gr olio
  • 300 gr di farina
  • 150 gr di zucchero

Cuocere il riso nel latte aromatizzato con la vaniglia, il tutto a fuoco moderato. Se dovesse stringersi troppo aggiungete un bicchiere di acqua. Cercate di mantenere il riso al dente senza farlo cucere molto. Mia nonna faceva questa operazione la sera precedente. Una volta cotto il riso lo aromatizzava con cannella e scorza di arancia e lo lasciava freddare tutta la notte conservandolo nel frigorifero. Intanto attivate il lievito. Sciogliete il cubetto in poco latte tiepido e aggiungete circa 40 gr di farina è un cucchiaio di zucchero. Formate un panetto e incidetelo a croce, ponetelo in un tegamino con sul fondo un filo di latte tiepido. Lasciatelo riposare fino a che lievita in un punto caldo o vicino ai fornelli. Vedrete che passata mezz’ora sarà raddoppiato. Con le fruste montate uova e zucchero aggiungete poi l’uvetta scolata, l’olio, i pinoli, la cannella, ed il lievito. Amalgamate e aggiungete il riso e infine la farina. Ponete il composto in una terrina coperta con pellicola trasparente e fate lievitare. Quando è lievita friggete in olio bollente aiutandovi con due cucchiai, scolate le frittelle su carta assorbente e cospargetele di zucchero semolato. Mangiatele calde … Buon appetito!!!!!

Risotto Gamberi,zucchine e curcuma

 

 

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Ho realizzato questo risotto senza una ricetta precisa ma accostando a degli ingredienti come la zucchina e i gamberi una spezia che utilizzavo raramente la curcuma. Il risultato è stato davvero ottimo e piuttosto gradevole sia nel sapore che nella presentazione.

Ingredienti:

  • Brodo vegetale
  • 3 zucchine
  • 200 gr di gamberi
  • 200 gr di riso arborio
  • prosecco
  • scalogno
  • curcuma
  • sale
  • olio

Procedimento:

Fate rosolare appena lo scalogno. Appena dorato aggiungete le zucchine tagliate a rondelle. Saltate il tutto per qualche minuto ed aggiungete il riso, procedendo alla tostatura. Sfumate con un bicchiere di prosecco e in ultimo iniziate la cottura aggiungendo il brodo. A metà cottura aggiungete un pizzico di curcuma, senza eccedere, poichè il sapore di questa spezia potrebbe risultare troppo forte. A cottura quasi ultimata aggiungete i gamberi precedentemente lessati. Una volta pronto fate riposare il risotto pochi istanti ed impiattate con un coppa pasta. Condite con un filo di olio e una piccola spolverata di curcuma.

 

Una chicca: per impiattare il vostro risotto conservate delle rondelle di zucchina appena saltate e  una spolverata di curcuma, spezia  ottima in pietanze come frittate, pesce e carne trita. Per dare un tocco di originalità al vostro risotto aggiungete un filo di olio mescolato ad un pizzico di limone spremuto. Renderà al risotto un sapore molto deciso ma a mio parere di un gusto ottimale. 

 

 

 

 

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Polpette di ceci

Ecco a voi una piccola chicca veloce e semplice da realizzare. Utilizzate le verdure che trovate nel vostro frigorifero accompagnandole agli ingredienti che vi elenco di seguito. Pochi passi e realizzerete un ottima pietanza da proporre ….

INGREDIENTI:

  • 250 gr di ceci lessi
  • 1 patata lessa
  • 150 gr di verdure (zucchine, melanzane, pomodori)
  • 1 uovo
  • sale
  • pepe
  • pane grattuggiato

Una volta lessati i ceci dopo averli ammollati per almeno 24 ore, lessate le verdure e la patata. Intanto sbattete l’uovo con sale e pepe. Schiacciate la patata, le verdure e i ceci o in alternativa frullateli unite l’uovo sbattuto. Create un composto omogeneo formate delle polpettine e passatele nel pane grattugiato. Ponetele nella placca da forno a 180° per 20 minuti c.a. e servite calde.

Hummus

Questa salsa ha origini molto antiche nella cucina israeliana. Viene accompagnata con focacce di pane azzimo o nella pita e per farcire. In questi anni si è diffusa enormemente anche nelle nostre cucine. E’ un ottima proposta come salsa per antipasto o addirittura come pinzimonio per le verdure. L’unica difficoltà per realizzarla è reperire la salsa di sesamo “Thaita”. Nella ricetta che segue vi propongo passo dopo passo il modo per realizzarla e per realizzare la salsa thaita. Alla base della ricetta ci sono i ceci. E’ ideale per coloro che amano il sapore di questo legume ….

Salsa thaita:

  • 200 gr di semi di sesamo
  • 100 gr di olio di oliva

Tostate i semi di sesamo in forno a 180° per 10 minuti c.a.. Una volta freddi frullateli aggiungete l’olio e rendete il tutto una crema liquida. Conservate in un barattolo di vetro ermetico in frigorifero.

Hummus:

  • 200 gr di ceci lessati
  • 2 cucchiai c.a. di salsa thaita
  • 6 cucchiai di olio
  • 1 limone spremuto
  • 1 pizzico di cumino
  • 1 pizzico di sale
  • a piacere peperoncino, paprika e prezzemolo

Se utilizzate i ceci secchi iniziate mettendoli a bagno almeno 24 ore. Cambiate l’acqua ogni 3 ore e lasciateli ammollo con un rametto di rosmarino. Dopo questo passaggio lessateli per almeno 40 minuti. Privateli della pellicina, fate questo passaggio con cura perchè ne consegue una buona riuscita della pietanza. Ponete in un mixer o frullatore tutti gli ingredienti con i ceci e frullate. Conservate in frigo.

La cipolla

La cipolla è un tubero dalle grande proprietà depurative, digestive, tonificanti, antiossidanti. Resta comunque problematico digerirla e soprattutto combatterne l’odore. E’ altrettanto risaputo quanto possa far lacrimare tritare una cipolla. Eppure è ottima da mangiare in mille modi, per esempio al forno oppure sulla pizza. Indicata per i soffritti. Oggi vi indico un piccolo consiglio della nonna per digerire meglio questo alimento e vi propongo dei piccoli trucchetti da tentare ogni volta che dovrete utilizzarla. Il primo consiglio della nonna è quello per rendere la cipolla più digeribile. Mia nonna è solita metterla a bagno per almeno un ora in acqua tiepida e aceto o  nel latte. Un altro consiglio acquisito da una nonna è quello di farla lessare per qualche minuto in acqua e dado, consiglio che ho messo in atto per preparare un ottima pizza con la cipolla e pomodoro.

Altra piccola chicca è masticare un chiodo di garofano dopo averla mangiata, poichè, aiuta a risolvere il problema dell’alitosi.

Come non piangere???? Pur non avendolo ancora testato lo trascrivo … immergete le cipolle tagliate a metà in acqua e aceto per almeno mezz’ora, poi,  tagliatele sotto il getto dell’acqua o in alternativa sciacquate la lama del coltello mentre le tagliate.

Risotto frutti di mare

L’Epifania ogni festa si porta via…. Terminate le feste bisogna rimettersi in forma. Reduci da pranzi e cene abbondanti e succulente ci si indirizza verso una cucina leggera e depurativa.

Ma vi propongo di trovare spazio per un ultima ricetta davvero deliziosa. Un risotto particolare e leggero nel gusto e sapore.

RISOTTO AL PESTO E SAPORI DI MARE:

 

  • Riso carnaroli
  • Scalogno
  • Polipetti e anelletti (totani)
  • Basilico
  • Pinoli o pistacchi
  • Olio
  • Sale
  • Brodo
  • Parmigiano
  • Vino bianco

Far rosolare lo scalogno in una padella dorandolo appena con olio extra vergine di oliva o 20 gr di burro, aggiungere il riso e farlo tostare. Aggiungere ora, un bicchiere di vino bianco e far sfumare. Una volta evaporato procedere mettendo del brodo e mantecare, ripetere l’operazione fino alla cottura del riso.

Intanto preparare a parte un pesto di basilico olio sale e pinoli o in alternativa pistacchi e mettere da parte. In una padella rosolare 5 minuti a fiamma alta i frutti di mare tagliuzzati a strisce. Quando al riso mancano pochi minuti di cottura aggiungere i totani e polipi saltati in padella. Infine mantecare il risotto aggiungendo il pesto preparato in precedenza e servire. A gusto aggiungere del parmigiano.

 

Una chicca: è un risotto davvero veloce e semplice ma di grande effetto. Se vi piacciono potete aggiungere con i frutti di mare dei pomodorini ciliegino e farli appassire in padella. Condite il risotto con pinoli e un filo di olio.

Frittelle di broccoli

Quando penso al Natale mi ritornano alla mente i ricordi di quando ero bambina. Durante le feste mia nonna paterna preparava tra le pietanze le frittelle di broccoli. Non amo particolarmente il broccolo, ma riporto questa ricetta per affetto e tradizione familiare.

Provatele sono sicuramente poco salutari perchè fritte, ma davvero ottime!!!!!

 

 

FRITTELLE DI BROCCOLI

Ingredienti:

1 broccolo di medie dimensioni
acqua minerale q.b.
1 uovo intero
200 gr di farina 00
abbondante olio di arachidi per la frittura
prezzemolo noce moscata, sale e pepe.

Lavare e mondare il cavolfiore (o i broccoli). Tagliarlo in modo da ottenere singoli “fiori”. Cuocerli al vapore per qualche minuto lasciandoli piuttosto al dente (Volendo si possono fare insaporire in un tegame con un pò di burro). In una terrina sbattere l’uovo con l’acqua freddissima e aggiungere la farina poco per volta senza fare grumi, poi la noce moscata, il pepe e il sale e del prezzemolo tritato (si ottiene così la tempura… che fa rimanere i fritti croccanti e non unti). Immergere i tocchetti di cavolfiore nella pastella ottenuta, che non deve essere troppo liquida, ma della densità di una crema. Friggetele in abbondante olio evo (o di arachide).Asciugare le frittelle su carta da cucina. Passarle nel piatto da portata e servitele subito ben calde.

Maccheroni con le noci

Un piatto davvero antico e di lunga tradizione. I maccheroni con le noci sono una pasta dolce. Nel viterbese la tradizione è davvero molto antica e storico-rituale. Il maccherone nei tempi antichi era la pasta schiacciata o lo gnocco. Oggi vengono fatti con le fettuccine o le reginette. Personalmente non mangio questa pietanza ma per tradizione e affetto nei confronti di mia nonna vi indicherò la sua immancabile ricetta.

Versione “nonna Italia”:

  • Maccheroni (pasta fatta in casa)
  • Cioccolata fondente
  • Cannella
  • Noci
  • Zucchero
  • Scorza limone grattugiato

Grattugiare finemente la cioccolata e le noci,( mia nonna lo fa con un macinino a mano)  aggiungere poi la cannella e lo zucchero. Portare a bollore una pentola d’acqua immergervi i maccheroni e cuocere la  pasta al dente.Una volta scolata la pasta condirla ancora calda con il composto ottenuto. Disporre il tutto su un piatto da portata e pressare bene il composto, lasciate riposare almeno un giorno conservandoli  in frigorifero. Decorare con ciliegie candite.

 

 

Il Pangiallo

Nella tradizione Laziale il Pangiallo è uno di quei dolci che difficilmente può mancare. E’ un dolce antico e ricco di leggende che arricchiva le modeste tavole della popolazione, il così  detto “pane dolce” pasto che si avvicinavano maggiormente al pane quotidiano, arricchito di spezie, uvetta frutta secca e altri ingredienti dolci della cucina “povera”.

Ci sono molte versioni di questo dolce e ogni famiglia  ne conserva la propria, io vi trascrivo la mia.

Ricetta:

  • 1 kg di noci c.a.
  • 500 gr tra mandorle, nocciole, pinoli.
  • 500 gr uva passa
  • Scorze candite di arancio e cedro
  • 1 kg c.a. di cioccolato fondente
  • 500 gr miele c.a.
  • Farina q.b.
  • Caffè (una caffettiera da sei persone c.a.)
  • Liquore (tipo marsala brandy o cognac)
  • 100 gr. di burro
  • 500 gr. zucchero c.a.
  • Cacao amaro a piacere
  • Fogli di ostia

Tostare mandorle, noci e nocciole. Spezzettare la frutta secca tostata, aggiungervi i pinoli, le scorze di arancia e cedro, l’uva passa, lo zucchero, il burro fuso, il cioccolato a pezzetti, i liquori e il caffè (aggiungendolo poco alla volta per rendere morbido l’impasto), e la farina quanta ne prende. Sciogliere il miele in un pentolino, lavorarlo aggiungendolo al composto,  una volta pronto formare delle piccole pagnottelle. Composti i pangialli porli sull’ostia e metterli a cuocere in forno a 180 gradi per trenta minuti circa. A fine cottura attendere che si raffreddino almeno 6/7 ore e ricoprirli di cioccolato fuso a bagnomaria.

 

Risotto pere e champagne

Questo è il periodo ideale per mangiare o creare piatti con le pere. Anche se può sembrarvi un accostamento inusuale lasciatevi tentare dal provare a realizzare questo risotto. Pochi semplici passi per realizzare un primo diverso. L’ho cucinato diverse volte e se non volete utilizzare lo champagne prendete un prosecco a vostro gusto. E’ una ricetta che non ho ideato personalmente ma mi è stata suggerita. Personalmente curo molto la fase della tostatura del riso. Se preferite potete sostituire al burro l’olio anche se con il burro il risultato è ottimo.

Ingredienti per 4 persone:

  • 350  gr di riso
  • 1 scalogno
  • 3 pere abate
  • 2 bicchieri di champagne o prosecco
  • parmigiano
  • brodo vegetale
  • sale
  • pepe nero
  • burro q.b.

Fate soffriggere lo scalogno in una noce di burro. Aggiungete le pere tagliate a tocchetti, salate e aggiungete un pizzico di pepe, quando restringe aggiungete il riso e una parte di champagne. Fate tostare il riso. Aggiungete poi il brodo e poi lo champagne fate cuocere e mantecare. A fine cottura mantecando aggiungete il parmigiano e una noce di burro. Servite.

Ciambelle all’anice

Con l’arrivo dell’autunno la Tuscia si colora di feste e Sagre tipiche dei piccoli borghi medioevali della nostra provincia. In particolare la sagra della castagna, che si svolge in diversi paesi della provincia Viterbese, e dove oltre a degustare caldarroste e vino, si ha la possibilità di mangiare all’interno delle cantine. I menù previsti per i pranzi e le cene in cantina sono  tipici del luogo in cui si è ospitati. Vale la pena menzionare il fieno canepinese, oppure le fricciolose piatto tipico di Vallerano. Tra i vari dolcetti che si possono degustare troviamo le ciambelline all’anice. Questa ricetta mi è stata donata da una nonna. Vi proporrò molte altre ricette originarie della Tuscia tra le quali quelle sopra citate … ma intanto iniziamo da questa ….

Ingredienti:

  • 300 gr. di zucchero
  • semi di anice q.b.
  • 300 gr. di farina
  • 2 chiare d’uovo
  • sambuca q.b.

Fare una fontana con la farina e unire le chiare dell’uovo montate a neve. Aggiungete lo zucchero, e un cucchiaio circa di semi di anice, un bicchierino di sambuca e formate l’impasto. Tagliate la pasta e create dei serpentoni tagliateli di una lunghezza di circa 7 cm ed uniteli ai lembi per creare delle ciambelline. Mettete le ciambelle in una teglia ben unta ed infornate a 180 circa per circa 30-35 minuti.

 

Una chicca: ho riportato la ricetta delle ciambelline all’anice perchè è molto diffusa nella zona viterbese. Sono biscotti diffusi e proposti in molteplici feste patronali come  S. Anselmo a Bomazo, Biscotti dei SS. Martini a Tuscania, a Soriano ed Acquapendente i Biscotti di S. Antonio, a Bagnaia i Biscotti o le Ciambelle di S. Rocco, o le Tisichelle di Vallerano. Il dettaglio più curioso è che  mentre nella ricetta sopra indicata  le ciambelline vengono cotte una sola volta in forno, in molte altre ricette è prevista una doppia cottura, vengono prima lessati in acqua calda e poi al forno, e quindi chiamati bis-cotti, mentre le altre assumo il nome di  “ciambelle”. In alcuni dei paesi sopra elencati la ciambella è grande quanto un ciambellone mentre la ricetta sopra indicata parla di piccoli biscottini simili alle cimabelline al vino. Sotto vi indico la ricetta delle “ciambella” di Bagnaia, diversa ma molto buona e golosa ….

Ingredienti:

– 500 gr. di farina 0
– 150 gr. di zucchero
– 4 uova medie
– 1 tuorlo (con cui si spennella la superficie)
– 30 gr. di semi di anice
– 40 gr. di burro o strutto o olio di oliva
– 25 gr. di lievito di birra (oppure una bustina di lievito )
– latte appena tiepido quanto basta a
– poca scorza di limone non trattato grattugiata

Impastare tutti gli ingredienti e lasciare a riposo fino a raddoppio del volume. Una volta pronta create una ciambella e ponetela su una teglia con carta da forno spennellata con il tuorlo sbattuto. Ora fatela lievitare fino a che non si gonfi.

Infornare a 180° per circa 45 minuti o comunque fino a che la  superficie non si presenterà decisamente bruna.

Biscottini salati al roquefort o gorgonzola

Ho realizzato questa ricetta con le indicazioni date dal  programma Giallo Zafferano. I biscottini salati sono davvero squisiti e sono ottimi per essere preparati come antipasto o in alternativa come spezzafame. Nella ricetta indicata da Sonia Peronaci  viene utilizzato  il formaggio  Roquefort, un formaggio di pecora molto simile al nostro gorgonzola, con la differenza che il primo è un formaggio erborinato a base di latte di pecora con un sapore molto deciso, mentre la nostra gorgonzola è un formaggio erborinato a base di latte di vacca. Personalmente ho provato a realizzare i biscotti con entrambi i formaggi.  Ho avuto un buon risultato per entrambe le versioni … ora decidete voi …

 

  • 130 gr di farina
  • 50 gr. di parmigiano grattuggiato
  • 80 gr di formaggio roquefort
  • 1 cucchiaio di lievito per torte salate
  • 110 gr di burro
  • 50 gr di noci
  • semi di sesamo 
  • 2-3 rametti di timo
  • 30 ml di panna liquida
  • sale

Tagliate il formaggio a tocchetti e mescolatelo al parmigiano. Preparate l’impasto con: la farina, il burro a temperatura ambiente, un pizzico di sale, pepe e lievito una volta ottenuta una pasta omogenea e liscia aggiungete il formaggio. Ora dividete in due parti uguali l’impasto. In uno mescolate il timo precedentemente tagliato. Stendete leggermente i panetti di pasta ottenuti ed avvolgeteli in carta trasparente, lasciando riposare almeno mezz’ora in frigorifero.

Ora stendete la pasta con uno spessore di circa 1 cm, e create i biscottini con l’aiuto di una formina circolare da biscotti. Con un pennello apposito, spennellate i bordi dell’impasto in cui avete aggiunto il timo e passateli nei semi di sesamo. Invece al secondo impasto spennellate di panna il dorso e  adagiatevi una noce o in alternativa le noci ridotte in granella. Cuocete in forno per 20/25 minuti a 180 gradi.

 

Una chicca: ho preparato il doppio dell’impasto e ho conservato i biscottini in freezer. Li ho preparati senza spennellarli di panna poggiati su carta da forno e messi a congelare su di un vassoio. Una volta indurito,  posti dentro una busta per alimenti , in modo che  non si attaccassero l’uno con l’altro. Si scongeleranno in poco tempo e saranno sempre pronti per ogni improvvisata o occasione ….

Consiglio della nonna: I fagioli

Mi capita di frequente di trovarmi in dispensa buste di fagioli senza data di scadenza. Un segreto della nonna è quello di prendere un bacinella piena di acqua ed immergerci i fagioli. Se i legumi in questione dovesse galleggiare non sono più buoni per essere cucinati e mangiati. Un piccolissimo trucchetto di grande utilità!

Se invece i legumi vi provocano fastidiosi disturbi fisici piuttosto che rinunciare all’apporto benefico di questo alimento provate a seguire questo iter. Metteteli a bagno un giorno prima con un rametto di rosmarino o altre erbe aromatiche o semi carminativi: salvia, alloro, aneto, menta, origano, curcuma, erba cipollina, cumino, coriandolo, cardamomo o semi di finocchio fresco. Cambiate l’acqua dove li avete immersi ogni 2 ore massimo 3. Il giorno successivo, preparateli come prevede la ricetta.  Utilizzate spezie o verdure quali sedano e carote anche per la cottura poichè migliorano la digeribilità e contribuiscono a ridurre i fastidi intestinali. Inoltre durante la cottura eliminate la schiuma che si crea, altro piccolo accorgimento per ridurre fastidi.